L'oro è uno de materiali più belli e rari che si possa trovare in natura ed è anche considerato da sempre un bene rifugio. Noto all'uomo fin dalla preistoria (dove veniva utilizzato per la produzione di gioielli e ornamenti), l'oro è stato per molto considerato il metallo esistente più prezioso.
Tutt'oggi l'oro ha un ruolo di rilievo non solo nella produzione di gioielli ma è diventato anche anche uno strumento di investimento considerato tra i più sicuri (bene rifugio). Quando si parla di investire in oro dobbiamo fare una distinzione tra oro finanziario e oro fisico, ed è proprio in quest'ultima categoria (la più sicura dal punto di vista finanziario) che rientrano i lingotti d'oro.
La creazione dei lingotti viene fatta dai Banco Metalli, ossia società private regolarmente registrate alla Banca d'Italia che hanno l'autorizzazione di ritirare e fondere oggetti in oro. Ma come nasce un lingotto? Partiamo dal principio.
In prima battuta viene pesato l'oro da fondere con una bilancia di precisione professionale in quanto ci sarà sempre (se pur di poco) un calo del peso dopo la fusione. Una volta effettuata questa operazione l'oro viene messo nel crogiolo e si attende fino a che non si raggiunge la temperatura di fusione (1064°).
Durante questa fase viene aggiunto il borace per eliminare eventuali impurità dagli oggetti in fusione e l'oro viene mescolato affinché il lingotto abbia le stesse quantità di oro in tutta la sua forma (omogenizzazione).
Una volta avvenuta la fusione, viene riscaldata la staffa in cui si andrà a mettere l'oro fuso. Questa operazione viene fatta per evitare che la staffa, in caso fosse troppo fredda, esploda.
Una volta completata la fusione (il crogiolo è incandescente e non viene più emesso fumo) si procede versando l'oro nella staffa. Il lingotto viene successivamente raffreddato e tramite il processo di imbianchimento (tramite soluzioni solforose) viene eliminata l'ossidazione formatasi durante la colatura.
Una volta che il lingotto è pronto viene prelevato un campione, tramite il carotaggio, per essere analizzato tramite lo spettometro a raggi x per analizzarne la leghe e certificarne il titolo.